L’ importanza del Growth Promotion Test
Di Giorgia Carraretto
Prima che un nuovo lotto di terreno possa essere usato per un qualsiasi test microbiologico, soprattutto sotto la regolamentazione farmaceutica, si deve testare la capacità dello stesso di assicurare un risultato affidabile.
Il punto focale di questa prova è il growth promotion test (GPT).
I terreni di coltura sono ancora al centro della maggior parte dei test microbiologici, anche con l’avvento dei metodi microbiologici rapidi.
Dal momento che i terreni sono essenziali per i test di controllo della qualità farmaceutica, inclusi il monitoraggio ambientale (EM), i test di sterilità (ST), nonché la convalida del processo e dell’operatore, è importante che siano di buona qualità e funzionino correttamente.
Un prerequisito per ogni test microbiologico, come viene sottolineato dalla ISO 11133:2014, è che il terreno deve incontrare criteri di performance stabiliti per assicurare l’accuratezza del risultato, poiché molti dei principali test e procedure farmaceutiche di controllo qualità dipendono da essi.
Dovrebbero pertanto, essere effettuati test sufficienti per dimostrare:
- L’accettabilità di ogni lotto di terreno
- Che il terreno è adatto allo scopo di utilizzo
- Che il terreno può fornire risultati attendibili.
Come un terreno contaminato può produrre un falso positivo, un terreno che non ha caratteristiche adatte alla crescita batterica, può generare un falso negativo compromettendo così la validità di qualsiasi test richiesto da farmacopea.
Dato quindi che in un ambiente farmaceutico sterile, la stragrande maggioranza dei test microbiologici non dovrebbe dare luogo a crescita, è necessario dimostrare che i terreni utilizzati siano in grado di supportare la crescita nel caso in cui fossero presenti eventuali microrganismi.
È quindi richiesto che vengano eseguiti GPT su tutti i terreni prima dell’utilizzo, a prescindere dal fatto che siano terreni acquistati pronti all’uso o terreni prodotti internamente.
Il Growth Promotion Test, che può anche essere noto come test di adeguatezza nutrizionale, test del potenziale di crescita o test di fertilità, viene utilizzato nei test di controllo qualità in ambiente farmaceutico per dimostrare che i terreni possono supportare la crescita di microrganismi.
La pratica consiste nell’inoculare il terreno in esame, con un numero tra 10-100 cfu di microrganismi ATCC derivati, per testare le proprietà nutritive e per dimostrare che ne consente la crescita o, in alcuni casi, inibisca la crescita di altri microrganismi.
Idealmente dovrebbe essere un test quantitativo, anche se semi-quantitativo nel caso di brodi, in cui i risultati vengono confrontati con un riferimento, ad esempio un lotto precedente o un riferimento certificato, per monitorare eventuali variazioni nelle prestazioni.
Il GPT è un requisito obbligatorio delle farmacopee europea (Ph. Eur.), statunitense (USP) e giapponese (JP). I tre documenti sono stati armonizzati per questo test e fanno riferimento ai capitoli 2.6.1, 2.6.12 e 2.6.13 della Farmacopea europea. La sua importanza è riconosciuta anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, nonché all’interno delle linee guida armonizzate GMP e ISO 11133:2014.
Sia i produttori di terreni pronti all’uso, sia gli utilizzatori come aziende farmaceutiche, devo disporre procedure interne rigorose e documentate per l’esecuzione dei propri GPT, che siano in grado di dimostrare che i metodi utilizzati siano robusti e convalidati per garantire la conformità normativa dei i terreni utilizzati.
Si può affermare che il GPT fornisce la garanzia dei risultati finali dei test microbiologici richiesti da farmacopea, dimostrando che i terreni utilizzati saranno in grado di fornire risultati affidabili secondo i criteri definiti.
Il GPT è quindi un elemento assolutamente fondamentale per supportare la produzione farmaceutica e il rilascio dei prodotti finiti.